FESTA DI BENVENUTO



Commedia

di

Carlangelo Scillamà



Dedicato a Nonna Agnese



Personaggi :


Vittorio

la Nonna

Rosa

Salvatore

Daniela

Ciccio

lo zio Enrico

il Padre

Sofia

Loretta

Gemma


 

 

ATTO PRIMO

scena prima


Ambiente disadorno ma essenziale : un tavolo ( prima da cucina e poi da pranzo) delle sedie. I personaggi escono fuori marcati, sottolineati rispetto al contesto volutamente opaco .. come delle idee o dei sogni.


Non : come è stato il viaggio ?

Vit : sai che non ci ho fatto gran caso

Non : allora è stato buono , altrimenti te ne saresti accorto !

Vit : .. è sempre tanta la gioia di rivederti e l’ansia di arrivare che ... buono, direi buono quindi, .. come sempre quando vengo a trovarti.

Non : era tanto tempo che non venivi

Vit : ti ho trascurata ultimamente, mi dispiace tanto

Non : non è stata colpa tua, lo so. E tu lo sai, Vittorio, .. che sei la mia vita ? ... mi devi credere perché io ti sono due volte mamma : mamma e nonna .. e anche madrina

Vit : certo che lo so .. la mia nonna adorata !

Non : oggi pasta coi piselli ! ti piace, vero, la pasta coi piselli ?

non gli da tempo nemmeno per rispondere

a me piacciono tanto e poi vuol dire che a poco a poco sta tornando il tempo buono, le belle giornate

Vit : insomma sta cominciando la primavera !

Non : si ! .. per quella ancora ce ne vuole ! questi, sai, sono i primi-primi ! tuo zio li ha portati ieri dalla campagna .. sa che mi piacciono e appena può .. guarda come sono piccoli ! non gli ha dato nemmeno il tempo di crescere, ma sono dolci .. come lo zucchero .. così solo da noi ci sono

Vit : lo sai che ormai li puoi trovare ovunque e in tutti i mesi dell’anno ?

Non : per davvero ? ....quelli di serra ?

Vit : no ! i surgelati ! e non devi fare nemmeno la fatica di pulirli, sono già pronti per essere cucinati

Non : e che è la stessa cosa ? no .. ma che dici !

Vit : anzi forse sono migliori: più teneri e più dolci

Non : a te ti pare, ma non è così .. prova a mangiare questi .. come fai a confonderti fra i piselli freschi e quelli in scatola ? allora non capisci proprio niente ? e dire che tu sei quasi nato in campagna. Non sono la stessa cosa !

Vit : mah ! io non ci trovo tanta differenza e poi ... vuoi mettere non c’è bisogno di lavarli, di sgranarli, di sceglierli .. che ci perdi l’intera mattinata. In un attimo belli e pronti per essere cucinati . e .. mangiati

Non : e adesso è niente .. devi vedere a tempo di raccolto .. io e Rosa messe là fuori dalla cucina a pulire per mattinate intere ..

Vit : appunto , che ti dicevo !


Vittorio ne approfitta per rubarne e mangiarne qualcuno


Non : appunto (facendogli il verso) vatti a mangiare quelli in scatola e lascia stare i miei ! altrimenti non finisco più ! .. e poi come faccio a preparare la pasta ? ... e si trovano sempre ?

Vit : già ! in qualsiasi periodo

Non : Che poi che gusto c’è a mangiare le cose quando non è la stagione loro .. io questo non lo capisco : invece l’uva a settembre, i piselli a primavera ...

Vit : e le arance a Natale

Non : così sarebbe giusto ! .... oggi, invece, non ci si capisce più niente. Trovi tutte le cose tutto l’anno e non ti ricordi più se è estate o inverno .. proprio come il tempo; che una giornata d’inverno ti pare primavera ... e invece a primavera vento, pioggia e grandine che nemmeno a dicembre succede

Vit : insomma ... non va bene ?

Non : non va bene, no ! così perdi le stagioni e il senso del tempo che passa.. diventa tutto uguale. Non è come una volta mi urta i nervi .. ma forse è solo perché io sono vecchia

Vit : ma cosa dici , tu vecchia ?

Non : perché tu non te ne accorgi ? che fa mi prendi in giro ? la vecchiaia mi sta fregando ! .. sto diventando vecchia , Vittorio ! .... a proposito , ricordami che devo parlarti .. appena ho un attimo di calma

Vit : tu non sarai mai vecchia, nonna ! resterai sempre uguale ... sempre la stessa ... nonna .. di sempre

Non : Tu dici ? ... quando ho saputo che stavi arrivando ti ho preparato una sorpresa

Vit : appunto, che ti dicevo .. una sorpresa, come sempre !

Non : che c’entra per quello sono ancora capace, .. però, che ti credi che non me ne rendo conto che sto cambiando ? lo vedo giorno per giorno .. e penso .. se un giorno la testa non dovesse più funzionarmi, come farò ? non potrò più pensare a me stessa ... io non mi ci voglio ridurre così .. Vittorio !

Vit : continui a dire stupidaggini .. a te la testa ha sempre funzionato benissimo e non vedo perché dovrebbe essere come dici tu . Allora hai finito con i piselli ?

Non : per secondo ti preparo la carne con la pizzaiola .. tuo zio ha comprato del filetto tenero come il burro. Rosa ! .. Rosa ! che stai facendo ? Rosa, Rosa ! ... quando la cerchi, santa donna non la trovi mai

Ros : eccomi baronessa .. che c’è bisogno di cosa ?

Non : certo che c’è bisogno ! non vedi che s’è fatto tardi dobbiamo preparare il pranzo

Ros : a disposizione !

Non : mi serve il sacchetto della maiorca .. che è nella dispensa !

Ros : vado subito


Vittorio si avvicina a un cavalletto, poco distante e prende un

pennello


Vit : voglio farti un ritratto , sta ferma !

Non : ferma, io ? poi sai che ti do a mangiare pennelli e colori

Vit : solo un momento ecco

Non : dai Vittorio, fammi lavorare

Vit : i miei acquerelli sono piaciuti al professore Ingrassia. Ha detto che sono dei buoni quadri

Non : bravo ! e poi che ci fai coi buoni quadri ?

Vit : li vendo e ci faccio un sacco di soldi

Non : e chi se li compra i tuoi quadri ?

Vit : faranno la fila .... quando diventerò famoso

Non : ah, quando diventerai famoso ? allora stai fresco !



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